L' Artista

Foto di Dalì







La sua vicenda si è svolta in una totale simbiosi tra arte e vita, filo conduttore del suo spirito contraddittorio in cui si uniscono la ricerca di un metodo sistematico di rappresentazione delle forme scaturite dall' inconscio e la necessità di navigare liberamente nelle più profonde regioni dell' animo.

Il gusto per la provocazione, il carattere eccessivo, la ricerca del paradosso e l' esasperato egocentrismo hanno reso Salvador Dalì una delle figure più note del Surrealismo, e del panorama artistico del Novecento. Tutta la sua produzione fa trapelare, oltre ad una complesa personalità non semplicemente definibile eccentrica, una profonda conoscenza dei maestri del passato e delle ricerche letterarie del proprio tempo. Sulla scia del connazionale Picasso, Dalì sperimenta diversi linguaggi espressivi, che vanno dall' uso di tecniche miste, alle ricerche tridimensionali, spaziando dal cinema al teatro, alla letteratura, alla fotografia, all' oreficeria.

Foto di Dalì

Foto di Dalì

Cardini del linguaggio daliniano divengono dunque le passioni sessuali,le tensioni mistiche, creando un lessico provocatorio, in grado di spiazzare l' osservatore che è costretto a codificare di continuo simboli noti, che vengono però assemblati in composizioni improbabili da Dalì. Nato nel 1904 a Figueras, in Catalogna, da una famiglia benestante, fin da bambino mostrava la sua personalità stravagante, tanto che i suoi genitori lo consideravano il "re della casa", "His Majesti the Baby".

Dalì cominciò ben presto a osservare il paesaggio circostante, che divenne il tema ricorrente delle sue opere, mediante il quale potè studiare la pittura moderna, ripercorrendo le orme degli impressionisti, di Cèzanne, dei fauves e dei cubisti. Come aveva fatto Picasso una ventina di anni prima, Dalì riflette sulla lezione moderna, cogliendone tutti gli aspetti innovativi. La pittura è considerata da Dalì uno strumento di liberazione da quei fenomeni allucinatori, da quelle visioni e ossessioni "che egli ha in comune con alcuni folli".

Foto di Dalì

Questo spiega in parte l' equivoco del lavoro di Dalì che, attraverso il realismo minuzioso, rivela anomalie e mostruosità oniriche, in termini assolutamente paranoici. La loro natura allucinatoria è sottolineata dallo spagnolo attraverso un altro procedimento ben noto alla pittura cinquecentesca: la metamorfosi delle forme dalle quali si originano immagini che permettono una doppia lettura e, di conseguenza, un possibile doppio significato. Dopo una vasta produzione artistica, Dalì morirà il 23 gennaio 1989.



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